Matteo Vignoli
Nella prima parte di questo articolo ho speso due righe su Jekyll e i generatori di siti statici, sull'onda dell'entusiasmo per aver aperto un blog gratuito in pochi minuti. Mi rendo conto, purtroppo, che per tanti aspetti si è ancora lontani dall'usabilità e dall'immediatezza di colossi come WordPress, Medium o altre tipologie di soluzioni (perfino Ghost, su cui sto scrivendo, che ritengo ottimo ma con alcuni limiti fastidiosi), ma per un piccolo blog personale o un sito vetrina è una possibilità da considerare.
Ma veniamo al dunque. Dopo aver creato il repository su GitHub (sarebbe meglio inizializzarlo senza readme ecc.) torniamo in locale, ci spostiamo nella cartella del blog ed inizializzare il repo:
$ cd /home/progetti/blog
$ git init
$ git remote add origin https://github.com/username/progetto.git
$ git add .
$ git commit - m "Commit iniziale"
$ git push -u origin master
assicurandosi che nel file .gitignore
sia presente la voce _sites
: questa, infatti, è la cartella in cui verranno staticizzati i post (come fosse la "public" diciamo) e lasceremo a Netlify il compito di effettuare una build e popolarla correttamente.
Il prossimo passo è appunto su Netlify, dove dobbiamo creare un "Nuovo sito" ed autorizzare l'accesso al repository creato in precedenza.
Ci siamo quasi, Netlify riconosce il fatto che stiamo usando Jekyll e precompila i campi necessari per il deploy:
In teoria ora siamo a posto: a meno di errori nella compilazione (si possono prevenire testandola in locale con un jekyll build
e leggendo gli eventuali errori mostrati) ora non resta che "rifinire" il progetto:
Ok, questo il mio risultato finale (ho usato il tema Mundana di WoWThemes):
Qualche modifica grafica e poi mancano solo i post. Per scrivere un articolo basta creare un file .md (markdown) nella cartella _posts
, con le indicazioni sulla formattazione ad inizio file (il cosiddetto Front Matter) e fare un push - ci penserà poi Netlify ad effettuare il build e mettere online il nuovo contenuto.
Il sito può essere arricchito con diversi plugin, fra cui il discreto jekyll-admin per la creazione di un pannello amministrativo (ad uso esclusivamente locale) che semplifica notevolmente l'operazione di scrittura di un nuovo post.
Matteo Vignoli